Marc Chagall (1887-1985)

Nasce nel 1887 a Vitebsk, in Bielorussia, dove frequenta la scuola ebraica cittadina e si avvia alla pittura. Nel 1907 si trasferisce a San Pietroburgo, dove si iscrive alla Scuola della Società imperiale per la protezione delle Belle Arti che lascia nel 1908. Le prime opere di Chagall, dedicate alla città natale, trattano temi tipici della pittura di genere e del folclore locale: feste di nozze, sagre, funerali. Nei colori intensi e cupi, nelle atmosfere inquietanti si avverte l’influenza simbolista del “Mondo dell’Arte”, il movimento russo che si propone di modificare la realtà attraverso l’immaginazione. Nel 1910 Chagall si reca a Parigi dove frequenta l’ambiente dei pittori cubisti, restandone però sostanzialmente estraneo. La sua anima lirica e fantasiosa è lontana dal rigore compositivo e dalla stilizzazione cubista e le sue opere restano legate ad un mondo fantastico, dove vige la logica delle favole. L’influenza del Fauvismo e dell’Orfismo di Delaunay rende i suoi colori più vivaci e contrastanti. Nel 1914 Chagall torna a Vitebsk dove, nel 1915, sposa Bella Rosenfeld. La sua pittura subisce una svolta quasi radicale. Abbandonate le immagini fiabesche, realizza quadri caratterizzati da un severo realismo, rifacendosi al linguaggio di Giotto e Masaccio. Nel 1917 scoppia la Rivoluzione d’ottobre: ogni interdizione contro gli ebrei viene abolita e nel 1818 Chagall, nominato commissario per le Belle arti e direttore dell’Accademia di Vitebsk, subisce una momentanea influenza del Suprematismo. La sua composizione diventa più essenziale, ma nella sua pittura, sempre figurativa, sono ancora presenti riferimenti simbolici e narrativi. Nel 1920 si trasferisce a Mosca, dove realizza decorazioni murali, scenografie e litografie. Nel 1923 torna a Parigi. Le nuove opere perdono gradatamente l’asprezza di linee e di toni delle precedenti. Nel 1933 i nazisti, su ordine di Goebbels, bruciano le sue opere. L’ascesa del nazismo e le persecuzioni ebraiche lo spingono a realizzare quadri di grandi dimensioni, dove trovano posto sia sentimenti intimi e personali, sia drammi collettivi. Il 23 giugno 1941, nel giorno dell’invasione tedesca dell’Unione Sovietica, Chagall sbarca a New York, dove la moglie Bella si ammala e muore. Chagall non riesce a lavorare per quasi dieci mesi. Ripreso il lavoro realizza dipinti di grande effetto drammatico, scenografie e quadri dedicati alle nozze ebraiche. Si tratta di lavori più inquieti e melanconici rispetto a quelli del passato. Nel 1947 Chagall torna in Europa e nel 1950 si stabilisce definitivamente a Saint-Paul-de-Vence in Provenza. Nel 1951 conosce e sposa Valentina Brodskij. Nel 1955 inizia una serie di opere a carattere religioso. Sono anni molto intensi in cui riscopre l’energia vitale del colore, libero e vibrante. I suoi quadri raffigurano temi ispirati all’amore e alla gioia della vita. Nello stesso periodo Chagall comincia a dedicarsi alla scultura, alla ceramica, al mosaico, alla vetrata, all’arte della tappezzeria. Negli anni sessanta e settanta Chagall realizza grandi opere destinate a spazi pubblici. Nel 1985 Chagall muore nella sua casa di Saint-Paul-de-Vence.

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