Leonora Carrington (1917-2011)

Nasce nel 1917 nel Lancashire, in Inghilterra. Suo padre è un industriale inglese. Sua madre, irlandese, stimola la sua immaginazione con racconti di fate e altre storie. Leonora si nutre di letteratura dell’assurdo e del soprannaturale, di favole e racconti epici di divinità nordiche. Leonora studia per un periodo alla Chelsea School of Art di Londra e nel 1936 entra nell’accademia d’arte del pittore purista Amédée Ozenfant. In questo periodo scopre l’alchimia e l’esoterismo ed entra in contatto con il Surrealismo. Sua madre le regala il libro di Herbert Read “Il Surrealismo”, sulla cui copertina c’è un quadro di Max Ernst. Nel 1936 la Carrington conosce Ernst a Londra. Insieme partono per la Francia dove vivono per due anni partecipando all’euforia del Surrealismo. La relazione tra Leonora ed Ernst rappresenta un intenso interscambio estetico che arricchisce entrambi. Lei gli fa conoscere le opere di M.R. James e Lewis Carrol e lui la introduce a C. G. Jung e alle tradizioni letterarie del romanticismo tedesco e francese. Nel 1938 partecipano insieme all’Esposizione Internazionale del Surrealismo a Parigi e Amsterdam. All’inizio della guerra, Ernst viene deportato in un campo di concentramento dal quale scappa nel 1940. Quando lo internano nuovamente, la Carrington fugge in Spagna. Durante il viaggio soffre di crisi nervose e viene internata in una clinica di Santander. Fuggita a Lisbona, si rifugia nel consolato messicano dove conosce Renato Leduc, diplomatico e scrittore messicano col quale si sposa e si reca a New York e in Messico. Al suo arrivo a New York si riunisce coi suoi amici surrealisti e partecipa alle loro attività. Nel 1942 si stabilisce in Messico e divorzia da Leduc con cui conserva una buona amicizia. Si associa al gruppo dei surrealisti rifugiati di guerra e conosce Emerico (Chiki) Weisz, fotografo ungherese, con cui si sposa nel 1946. Leonora Carrington fa parte di una migrazione europea senza precedenti. Molti sono i rifugiati politici accolti dal governo di Lázaro Cárdenas e, tra essi, vari artisti legati al movimento surrealista, tra cui la pittrice spagnola Remedios Varo con cui la Carrington stringe una profonda amicizia. Nel 1947 si inaugura la sua prima mostra personale a New York. Nel 1960 viene allestita una mostra personale nel Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico. Nel 1972 crea un manifesto per il Movimento di Liberazione della Donna, “Mujeres Consciencia”, che viene portato da Città del Messico a New York per la celebrazione del Movimento delle artiste femministe. Nel 1976 espone nel Museo di Arte Moderna e nel 1989 nel Museo Nazionale della Stampa. Nel 1989 realizza un murale per il Museo Nazionale di Antropologia e Storia. L’opera della Carrington viene esposta in gallerie e musei del Messico degli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Giappone. Morì il 26 maggio 2011, all'età di 94 anni, a Città del Messico.

Ebrei
Nomadi
Gay
Disabili fisici e mentali
Sfruttati e discriminati in Messico e in Africa
Discriminati negli Usa
Streghe